Ultima replica di Giobbe: prosperità e felicità del passato

(Sl 1:1-3; 112; 128) Gb 31:16-21, 31-32; Is 58:10-12

 29:1 Giobbe riprese il suo discorso e disse:

 29:2 «Oh, potessi tornare come ai mesi d'una volta,

come nei giorni in cui Dio mi proteggeva,

 29:3 quando la sua lampada mi risplendeva sul capo

e alla sua luce io camminavo nelle tenebre!

 29:4 Oh, fossi com'ero ai giorni della mia maturità,

quando Dio vegliava amico sulla mia tenda,

 29:5 quando l'Onnipotente stava ancora con me

e avevo i miei figli intorno a me;

 29:6 quando mi lavavo i piedi nel latte

e dalla roccia mi fluivano ruscelli d'olio!

 29:7 Se uscivo per andare alla porta della città

e mi facevo preparare il seggio sulla piazza,

 29:8 i giovani, al vedermi, si ritiravano,

i vecchi si alzavano e rimanevano in piedi;

 29:9 i notabili cessavano di parlare

e si mettevano la mano sulla bocca;

 29:10 la voce dei capi diventava muta,

la lingua si attaccava al loro palato.

 29:11 L'orecchio che mi udiva mi diceva beato;

l'occhio che mi vedeva mi rendeva testimonianza,

 29:12 perché salvavo il misero che gridava aiuto

e l'orfano che non aveva chi lo soccorresse.

 29:13 Scendeva su di me la benedizione di chi stava per perire,

facevo esultare il cuore della vedova.

 29:14 La giustizia era il mio vestito e io il suo;

la rettitudine era come il mio mantello e il mio turbante.

 29:15 Ero l'occhio del cieco,

il piede dello zoppo;

 29:16 ero il padre dei poveri,

studiavo a fondo la causa dello sconosciuto.

 29:17 Spezzavo la ganascia al malfattore,

gli facevo lasciare la preda che aveva fra i denti.

 29:18 Dicevo: "Morirò nel mio nido,

moltiplicherò i miei giorni come la sabbia;

 29:19 le mie radici si stenderanno verso le acque,

la rugiada passerà la notte sui miei rami;

 29:20 la mia gloria sempre si rinnoverà,

l'arco rinverdirà nella mia mano".

 29:21 I presenti mi ascoltavano fiduciosi,

tacevano per udire il mio parere.

 29:22 Quando avevo parlato, non replicavano;

la mia parola scendeva su di loro come una rugiada.

 29:23 Mi aspettavano come si aspetta la pioggia;

aprivano larga la bocca come a un acquazzone di primavera.

 29:24 Io sorridevo loro quand'erano sfiduciati;

non potevano oscurare la luce del mio volto.

 29:25 Quando andavo da loro, mi sedevo come capo;

ero come un re tra le sue schiere,

come un consolatore in mezzo agli afflitti.

 

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Inviato da alex il

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