Geremia in prigione

Gr 29:24-32

  19:14 Geremia tornò da Tofet, dove il SIGNORE l'aveva mandato a profetizzare, si fermò nel cortile della casa del SIGNORE e disse a tutto il popolo:

  19:15 «Così parla il SIGNORE degli eserciti, Dio d'Israele: "Ecco, io faccio venire sopra questa città e sopra tutte le città, che da lei dipendono, tutte le calamità che ho annunziate contro di lei, perché hanno irrigidito il collo, per non dare ascolto alle mie parole"».

  20:1 Pascur, figlio d'Immer, sacerdote e capo-sovrintendente della casa del SIGNORE, udì Geremia che profetizzava queste cose.

  20:2 Pascur percosse il profeta Geremia e lo mise nei ceppi nella prigione che era presso la porta superiore di Beniamino, nella casa del SIGNORE.

  20:3 Il giorno seguente, Pascur liberò Geremia dai ceppi. Geremia gli disse: «Il SIGNORE non ti chiama più Pascur, ma Magor-Missabib.

  20:4 Poiché così parla il SIGNORE: "Io ti renderò un oggetto di terrore a te stesso e a tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno; darò tutto Giuda in mano al re di Babilonia, che li deporterà a Babilonia, e li colpirà con la spada.

  20:5 Darò tutte le ricchezze di questa città, tutto il suo guadagno e tutte le sue cose preziose, darò tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici, che ne faranno loro preda, li piglieranno e li porteranno via a Babilonia.

  20:6 Tu, Pascur e tutti quelli che abitano in casa tua, sarete deportati; tu andrai a Babilonia e là morirai; là sarai sepolto con tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne"».

 

Lamento di Geremia

(Gr 17:15-18; 18:18-23) Sl 69:6, ecc.

  20:7 Tu mi hai persuaso, SIGNORE, e io mi sono lasciato persuadere,

tu mi hai fatto forza e mi hai vinto;

io sono diventato, ogni giorno, un oggetto di scherno,

ognuno si fa beffe di me.

  20:8 Infatti ogni volta che io parlo, grido,

grido: Violenza e saccheggio!

Sì, la parola del SIGNORE è per me

un obbrobrio, uno scherno di ogni giorno.

  20:9 Se dico: «Io non lo menzionerò più,

non parlerò più nel suo nome»,

c'è nel mio cuore come un fuoco ardente,

chiuso nelle mie ossa;

mi sforzo di contenerlo, ma non posso.

  20:10 Poiché odo le diffamazioni di molti,

lo spavento mi viene da ogni lato:

«Denunziatelo, e noi lo accuseremo».

Tutti quelli con i quali vivevo in pace

spiano se io inciampo

e dicono: «Forse si lascerà sviare,

noi prevarremo contro di lui

e ci vendicheremo di lui».

  20:11 Ma il SIGNORE è con me, come un potente eroe;

perciò i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno;

saranno molto confusi, perché non riusciranno;

la loro infamia sarà eterna, non sarà dimenticata.

  20:12 SIGNORE degli eserciti, che provi il giusto,

che vedi le reni e il cuore,

io vedrò, sì, la vendetta che farai su loro,

poiché a te io affido la mia causa!

  20:13 Cantate al SIGNORE, lodate il SIGNORE,

perché egli libera il povero dalla mano dei malfattori!

 

Gb 3; 1R 19:4

  20:14 Maledetto sia il giorno che io nacqui!

Il giorno che mia madre mi partorì

non sia benedetto!

  20:15 Maledetto sia l'uomo che portò a mio padre la notizia:

«Ti è nato un maschio»,

e lo colmò di gioia!

  20:16 Sia quell'uomo come le città

che il SIGNORE ha distrutte senza pentirsene!

Oda egli grida al mattino

e clamori di guerra a mezzogiorno.

  20:17 Perché non sono morto quando ero ancora nel grembo materno?

Così mia madre sarebbe stata la mia tomba

e la sua gravidanza senza fine.

  20:18 Perché sono uscito dal grembo materno

per vedere tormento e dolore,

per finire i miei giorni nella vergogna?

 

Geremia

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Inviato da alex il

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