Londra, "immigrati extracomunitari" (anche gli italiani lo sono ora li) e alcuni autoctoni, mentre aspettano il treno, cominciano a lodare Dio, a loro modo, così per passare il tempo in modo buono...

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Torino, migrante sventa rapina al market: la titolare lo premia con una “borsa lavoro”

Il 27enne richiedente asilo ha difeso la commessa e messo in fuga, dopo una lunga colluttazione, il bandito italiano armato di coltello

Ogni giorno Ewansha Osahon staziona davanti all’ingresso del supermercato “Prestofresco” di via Mercadante, nel quartiere periferico torinese di Barriera di Milano. Ha 27 anni, arriva dalla Nigeria ed è un richiedente asilo che da pochi mesi è arrivato a Torino. Per mantenersi chiede l’elemosina col cappello in mano di fronte all’ingresso, confidando nella generosità dei clienti. L’altra mattina, poco dopo le 10, ha visto un uomo con una felpa grigia e il cappuccio calato sulla testa aggredire la cassiera, 57 anni e colpirla con un pugno al costato e non ci ha pensato un attimo. Senza preoccuparsi troppo del coltello impugnato dal bandito, Osahon è entrato nel negozio di corsa e lo ha bloccato alle spalle.

Aggredito con un coltello

A quel punto l’aggressore (italiano secondo i primi accertamenti dei carabinieri della stazione di Regio Parco) ha reagito: prima ha cercato di accoltellare Ewansha, che però è riuscito a schivare i fendenti; e poi si è divincolato, scappando in strada a mani vuote. Per lo spavento un’anziana cliente ha accusato un malore ed è stata trasportata dall’ambulanza al San Giovanni Bosco, mentre i carabinieri hanno acquisito i filmati della videosorveglianza per cercare di rintracciare il rapinatore.

Borsa lavoro

Per il supermercato di via Mercadante si trattava della terza rapina nel giro di due settimane e la responsabile del “Prestofresco” ha deciso di premiarlo concedendogli una “borsa lavoro”. Ewansha ha attualmente un permesso di soggiorno rilasciato per motivi umanitari della Questura di Cosenza, ma il coraggio mostrato verrà sicuramente tenuto in considerazione quando verrà chiamato di fronte alla commissione che dovrà valutare i requisiti per la concessione dell’asilo per motivi umanitari. Un caso molto simile si è verificato a Roma lo scorso gennaio: in quell’occasione un rifugiato, sempre nigeriano, sventò coraggiosamente un’altra rapina a un market e, oltre al permesso di soggiorno per meriti di giustizia, venne addirittura battezzato dal Papa e assunto dalla Croce Rossa.

Fonte: corriere.it

Inviato da alex il

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